Sentieri che si biforcano: Smoking-No Smoking, tra caso e narratività

Intendiamo indagare il gioco dei possibili narrativi di Smoking-No Smoking (1993), due film di Alain Resnais speculari nei quali si propone un design narrativo parzialmente aperto. Si tratta di una testualità che mentre riflette sulle proprie potenzialità semiotiche, apre alla molteplicità narrativa...

Descripción completa

Detalles Bibliográficos
Autor principal: Nicola Dusi
Formato: artículo científico
Lenguaje:Italian
Publicado: Universidad Nacional de Rosario 2007
Materias:
Acceso en línea:http://www.redalyc.org/articulo.oa?id=323927555008
http://biblioteca-repositorio.clacso.edu.ar/handle/CLACSO/35314
Descripción
Sumario:Intendiamo indagare il gioco dei possibili narrativi di Smoking-No Smoking (1993), due film di Alain Resnais speculari nei quali si propone un design narrativo parzialmente aperto. Si tratta di una testualità che mentre riflette sulle proprie potenzialità semiotiche, apre alla molteplicità narrativa e dispiega un intarsio di situazioni che si riavvolgono, per proporre volta per volta nuove conclusioni. Teatrale e, a suo modo, iper testuale, Smoking-No Smoking usa una strategia della replicabilità audiovisiva, a metà strada tra il sequel e il remake, che definiamo come una variante interna autodiretta: una logica seriale con specifici problemi di ritmo, temporalità, enunciazione. Smoking-No Smoking presenta una testualità prismatica, che impone allo spettatore un modo performativo, uno "stare all'erta". La relazione traduttiva con il testo teatrale alla base del film assume forme graduali, da una voluta "teatralità" delle situazioni al suo opposto, che definiremo come effetto teatro.